Sarà l’autopsia sull’autista del bus della tragedia di Mestre a chiarire, forse, tutti i dubbi sulla vicenda. Cosa ci si aspetta e i tempi.
A seguito della tragedia di Mestre è stata ufficialmente disposta e messa in atto l’autopsia sul corpo dell’autista del bus precipitato dal cavalcavia, Alberto Rizzotto. A confermarlo è stato il Procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, che ha spiegato come l’esito dell’analisi potrebbe sciogliere alcuni dubbi sulla strage che ha visto morire ben 21 persone.
Tragedia di Mestre, disposta l’autopsia sull’autista del bus
Secondo il Procuratore di Venezia, con ogni probabilità, sarà l’autopsia disposta ed effettuata sul corpo dell’autista del bus precipitato dal cavalcavia a spiegare cosa sia realmente accaduto. Il mezzo arrivava da Venezia ed era diretto al campeggio Hu di Marghera ma dopo aver strisciato a lungo contro il guard rail del ponte a Mestre è finito giù dopo essersi anche parzialmente incendiato.
“Abbiamo acquisito dati dal Comune sul cavalcavia dell’incidente e attendiamo ora le relazioni della Polizia locale e dei Vigili del fuoco, valutando quali perizie bisogna fare e a quali tecnici affidarle”, ha spiegato Cherchi alla stampa. “L’esito lo avremo tra una decina di giorni. Ci vuole tempo ed attendiamo la relazione finale. Non ci servono informazioni spezzettate che poi vengono smentite”.
Tempistiche e cosa aspettarsi dall’autopsia
Di fatto, quindi, occorrerà attendere l’esito dell’autopsia per comprendere meglio cosa sia successo a Mestre la notte dello scorso 3 ottobre. I magistrati veneziani hanno chiesto una serie di accertamenti di natura istologica e tossicologica sul corpo dell’autista anche nell’ottica di sapere se l’uomo possa aver avuto un arresto cardiaco e, di conseguenza, anche la natura di tale problema di salute.
Gli altri dubbi che andranno sciolti sono quelli relativi all’eventuale assunzione di alcol o sostanze che, però, va detto, sembra un’ipotesi decisamente remota. Ad ogni modo bisognerà attendere il risultato dei tossicologici, appunto, con tempi più lunghi.
Le uniche certezze su quella serata terribile sono relative alle dinamiche dello schianto. Cherci ha confermato: “Quello che è certo, e che hanno riferito i testimoni, è che il bus ha strisciato sul guardrail con la fiancata destra, sulla sinistra, è stato accertato, non c’è alcun segno”.